giovedì 5 maggio 2011

Caccia al leone

La caccia al leone si è conclusa tre giorni fa, dicono.
L'evento tanto atteso negli ultimi dieci anni, la ragione che avrebbe mosso gli eserciti occidentali a perpetrare azioni militari in Afghanistan, l'obiettivo numero uno dei servizi segreti statunitensi: la cattura di Bin Laden è avvenuta, a detta di Obama, lunedì. In meno di un giorno tutto si è compiuto; dal blitz che lo avrebbe ucciso, all'identificazione per mezzo della prova del Dna, agli sbrigativi funerali a bordo di una portaerei americana, alla sepoltura in mare.
In meno di un giorno il numero uno di Al Qaeda è sparito dalla faccia della Terra.
Parola di Barack Obama. A dieci anni dall'11 settembre e a uno dalle presidenziali...quando si parla di coincidenze.
Ma nessuno ha visto niente. Le foto del cadavere sono state negate alla stampa e ai media “ perchè troppo crude” spiega il Presidente degli Stati Uniti, dove le esecuzioni capitali vengono svolte dinnanzi agli spettatori con tanto di posti a sedere.
Buona parte degli altri terroristi catturati sono detenuti a Guantanamo; Bin Laden no, ammazzato al volo con un proiettile in testa e buttato in mare dove nessuno potrà mai più recuperarlo, né verificare alcunché. E' strano, voi che dite?
Per dieci anni l'hanno cercato in Afghanistan, tra le montagne. Un dializzato che aveva bisogno di costanti cure mediche. Sapendo che il Pakistan da sempre parteggia per lui.
E ancora: ci hanno messo DIECI anni a trovarlo...scusate, ma che servizi segreti di merda hanno gli Stati Uniti?!
Bin Laden è morto. Questo, per logica, dovrebbe essere certo. Morto o uscito di scena col suo consenso in maniera definitiva. E per molti questo è ciò che conta: l'aver cancellato per sempre il mostro. Basti pensare alle scene trasmesse in tv nella giornata di lunedì, che ritraevano piazze statunitensi gremite di persone festanti e in preda ad una sorta di delirio collettivo. Come se l'eliminazione fisica di Bin Laden ponesse fine a tutti gli effetti al terrorismo di matrice islamica, o come se essa fosse una tappa indispensabile per estirpare il Male dal mondo.
Senza riflettere nemmeno un istante sul fatto che Bin Laden non era che un esponente di un'ideologia che continua a vivere; il suo posto è stato preso da altri. Il terrorismo non ha cessato di esistere il 2 maggio scorso.
E non saranno certo le guerre o gli interventi armati ad annientarlo.
Ma a nessuno di quegli americani euforici ed ubriachi è passato per la mente il sospetto che ci fossero troppe incongruenze nelle dichiarazioni del loro Presidente, né che Bin Laden ormai non era divenuto altro che un personaggio mitologico da tirar fuori come spauracchio al momento del bisogno.
A tanto può portare la suggestione. A chiudere gli occhi ed annebbiare le menti.
Dieci anni di sbattimento per acciuffare questo Satana islamico, e nemmeno ne vogliono mostrare le immagini...mentre quelle delle altre vittime del blitz stanno iniziando a circolare.
Due secoli or sono, nella terra di Obama, i pionieri avevano il loro bel daffare nell'invadere i territori dei nativi. I boscaioli addetti all'importantissimo rifornimento di legname, ottenevano una paga doppia se erano costretti a lavorare in aree “infestate” dagli indigeni. Ma dovevano dimostrarlo con gli scalpi: prova dell'inequivocabile presenza ed uccisione del nemico.
Ma il Presidente è il Presidente. Lui non ha bisogno di dimostrare: nei suoi riguardi vale solo l'atto di fede.
No, ma scusate, io dico: che strani questi americani! Dieci anni di estenuante caccia al leone...e nemmeno si sono voluti togliere la soddisfazione di esibirne la pelliccia?

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